Il network astepON partecipa, con gestori, progettisti e impresa, al nuovo clima di miglioramento stradale che coltiva la sicurezza attraverso lo spirito di squadra e l’innovazione
di Giorgio Mannelli, CEO astepON Group
Il miglioramento delle nostre infrastrutture stradali passa anche e soprattutto attraverso una cornice procedurale che sappia innescare, a monte, dei circoli virtuosi, creando di fatto un “ambiente di lavoro” in cui risultino premianti fattori quali l’esperienza, la competenza, la qualità e la capacità di innovare.
Il principio è quello del “fare squadra” sulla base di principi fondamentali condivisi, tutti orientati al perseguimento dell’obiettivo prioritario della “qualità infrastrutturale”. Come raggiungerlo? Realizzando percorsi virtuosi in cui ogni attore profonda il massimo sforzo secondo il proprio ruolo e specificità e allo stesso tempo curando al meglio il dettaglio, i particolari. La cui sommatoria porta a un risultato di carattere universale.
Esemplifichiamo. Negli ultimi anni le maggiori stazioni appaltanti del settore stradale, nella cornice delle attuali normative sugli appalti, stanno lavorando intensamente su alcuni modelli di gare non più “copia e incolla”, ma fortemente orientate a perseguire le finalità strategiche degli stessi gestori, elaboratori di piani di miglioramento importanti e articolati.
Accade nel campo della realizzazione di nuove opere, ma soprattutto in quello delle manutenzioni e di conseguenza – per fare un esempio molto vicino al mondo astepON – della gestione della sicurezza stradale nei cantieri (migliorarla significa sia proteggere il personale operativo sia l’utenza stradale, essendo queste tipologie di siti d’opera sempre adiacenti alla rete percorsa).
Oggi i grandi gestori, attraverso i capitolati di gara, disegnano cornici fondate da un lato, come previsto dalla normativa, sulla combinazione di competenze tecniche ed economiche, senza dimenticarci del fattore chiave della qualificazione d’impresa, e dall’altro sull’estensione temporale delle attività, pensiamo per esempio al modello degli accordi quadro, in genere pluriennali.
All’interno della componente tecnica, quindi, spiccano sempre di più le cosiddette “proposte migliorative”, che rappresentano quell’andare oltre la norma che è a tutti gli effetti un motore fondamentale di miglioramento, sia per chi le formula sia per chi le valuta. È questo il punto d’incontro dell’innovazione: un ponte solido tra stazione appaltante, impresa e sviluppatori di tecnologie che deve essere messo sotto i riflettori, anche e soprattutto per la sua valenza culturale. Innovazione, dunque, non come storia a sé, ma dentro un percorso condiviso: è quello che ci vuole.
astepON e il suo network, in questa cornice, possono portare un contributo significativo. Pensiamo per esempio al campo della segnaletica di cantiere, un ambito attualmente posto sotto la massima attenzione dei gestori impegnati nell’esecuzione di piani manutentivi epocali. Accendere “le luci giuste sui cantieri” significa infatti migliorare sia le condizioni di sicurezza, sia la qualità del lavoro. Lo si può fare attraverso l’innovazione, che nel caso di astepON fa spesso rima con “integrazione”.
Pensiamo ai dispositivi luminosi a Led G-Light di Roadlink integrati con le barriere New Jersey oppure con i Miniguard di Prealux, le barriere temporanee certificate e di rapida installazione. O pensiamo alle luci Snail di emergenza e a quelle EmergencyLED, sempra a firma Roadlink, oppure, ancora, all’applicazione della tecnologia al cantiere proposta dal Progetto WIN (Work in Network), con i segnali intelligenti di Prealux, senza dimenticare, per rimanere nel mondo Prealux, agli innovativi supporti per segnaletica.
Per avere maggiori informazioni di questi prodotti e tecnologie basta visitare la sezione Cantiere della nostra vetrina Tender Marketing sul sito www.astepon.it. Oppure cliccare sulle parole chiave del paragrafo precedente, per raggiungere ciascuna scheda.
Proposte migliorative? Se lo spirito è quello di squadra che abbiamo cercato di raccontare in questo articolo, sono sempre ben accette!
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