Optimares illustra tutti i vantaggi di ReMade in Italy, l’etichetta di prodotto green
Un percorso virtuoso e di sviluppo armonico, con numerosi vantaggi per le PA, le imprese e parallelamente per l’ambiente. È quello che affonda le radici nella cultura imprenditoriale del recupero stimolata dal nuovo Codice Appalti e passa attraverso i rami delle cosiddette “etichette ambientali”, le certificazioni green previste, tra l’altro, dal CAM Edilizia e dalla bozza del CAM Strade.
Tra le certificazioni a più elevato tasso di serietà e affidabilità rientra ReMade in Italy, la prima certificazione accreditata in Italia e in Europa per la verifica del contenuto di materia recuperata in un materiale o prodotto di qualsiasi natura e composizione (anche mista). Il suo rilascio è subordinato a un processo di verifica – basato sulla rispondenza ai disciplinari tecnici “ReMade” – che deve essere condotta da un organismo di parte terza indipendente accreditato da Accredia per le certificazioni di sistema di gestione del prodotto
Optimares, engineering company con sede a Ravenna, ha l’esperienza e il know how specifico per accompagnare, step by step, tutti gli operatori che intendano dotarsi di questa lodevole patente verde, per il conseguimento della quale i requisiti sono, sostanzialmente, l’utilizzo di materiale di recupero e un’attività produttiva tale da poter apporre ai prodotti l’etichetta “Made in Italy”.
Dicevamo dei vantaggi, eccoli: riconoscibilità, per esempio nei contesti delle gare Consip e più in generale nei bandi delle PA; confrontabilità (grazie al sistema di rating delle etichetta); credibilità, in virtù della verifica da parte un organismo indipendente, universalità e, ultima ma non ultima, italianità.
La certificazione ReMade in Italy genera anche una specifica etichetta, con info sul prodotto, contenuto di materiale riciclato, consumi energetici e classe: A+ con oltre il 90% di materiale ririclato, A tra 61% e 90%, B tra 31% e 60% e C tra 0,x% e 30%.
Tra i prodotti certificati o certificabili, si annoverano quelli dei settori edilizia, imballaggi, arredo per interni, oli lubrificanti, tessili moda, cancelleria, arredo urbano e strade (conglomerati bituminosi e cementizi, ma anche metalli).
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